IL PASTICCIOTTO DI NATALE
Ma non è un dolce.
Quello che gli amministratori hanno preparato per questo Natale a Barletta ha un sapore amarognolo, dal retrogusto addirittura disdicevole per una città co-capoluogo di provincia che conta 92.226 abitanti.
Da anni sentiamo parlare di marketing territoriale: per i non addetti ai lavori spieghiamo che si tratta di attività messe in campo per promuovere un territorio e attirare flussi turistici; ovviamente se si vogliono ottenere i risultati sperati vanno fatte per tempo le opportune programmazioni e vanno stanziate delle somme: e qui casca l’asino! Perché a Barletta di programmazione neanche a parlarne e di soldi ce ne sono pochi, soprattutto nei bilanci preventivi.
Analizziamo ora quello che sta succedendo quest’anno a Barletta, anzi per cominciare facciamo un pò di storia: negli ultimi 7 periodi natalizi (2015-2021) grazie alla collaborazione tra l’amministrazione e la nostra associazione si è riusciti quasi sempre ad ottenere un risultato apprezzabile dal punto di vista di animazione e di luminarie con interventi addirittura “rivoluzionari” quali per esempio l’introduzione della pista di pattinaggio, della ruota panoramica e delle casette di legno.
Il punto di partenza però è sempre stato l’attivazione delle luminarie natalizie: una città senza le caratteristiche luci di Natale non riesce a ricreare la magia del Natale, non può attirare flussi turistici e neanche invogliare i cittadini barlettani a restare in città. Il problema principale è dunque stabilire con opportuna tempistica quali sono le risorse economiche che l’amministrazione mette in campo per le luminarie natalizie e bandire in tempo la gara per appaltare le stesse. Cosa sulla quale quest’anno è stata fatta una “confusione totale”. Per quello che ci è possibile desumere dalla lettura degli indirizzi di Giunta Comunale e dai successivi atti dirigenziali che sono stati emanati non ci sentiamo di dare la colpa al sindaco: le responsabilità vanno un pò suddivise, ma questo è un altro capitolo, ne possiamo parlare in un altro momento. L’ altra cosa grave che sta succedendo è che gli spettacoli e/o le animazioni messe in campo, secondo il nostro modesto parere, non sono né visibili né tantomeno di qualità. Anche qui non ci sentiamo di colpevolizzare il sindaco, che tra l’altro ha pure chiesto scusa ufficialmente, ma le responsabilità vanno comunque un pò distribuite.
Finito il momento della polemica, ci sentiamo di suggerire al dottor Cannito di prendere in considerazione la possibilità di inserire nel bilancio preventivo per il 2023 somme importanti per gli eventi natalizi e di coinvolgere tutte le associazioni del territorio – per conto nostro siamo a disposizione – per programmare già dal prossimo 10 gennaio le feste di Natale del 2023.