STRISCE FANTASMA

Succede a tutti noi, genitori e nonni, di sentirsi dire da figli e nipoti la fatidica frase “oggi torno a casa da solo”. L’adolescenza è libertà, è gioia, è piacere di passeggiare con i propri amichetti e amichette nel pieno e sacrosanto diritto di ogni bambino di scoprire il mondo.

Tutto ok, ma qualcosa a Barletta non quadra. Quando l’ex bimbo ormai adolescente, chiede di uscire da solo, il genitore raccomanda (in tutto il mondo) di fare attenzione ad attraversare la strada e in particolare di attraversare sempre e soltanto sulle strisce pedonali.

E i bimbi di tutto il mondo (tranne a Barletta) rispondono “ok Papà!”.

A Barletta i nostri bimbi all’invito di attraversare sempre sulle strisce non sanno che fare. Rinunciare ad uscire da soli? No, impossibile non scoprire il mondo. Essere sempre accompagnati anche se ormai adolescenti? No neanche questo.

Non resta che rischiare.

Sì, perché attraversare qualsiasi strada a Barletta è rischio e pericolo per i pedoni. L’esempio dei nostri bimbi fa riflettere, ma fa anche riflettere ciò che mi disse tempo fa la mamma di un ragazzo affetto dalla sindrome di down: “Mamma non so come attraversare la strada, tu mi dici di attraversare solo sulle strisce, ma strisce non ce ne sono!”

Vabbè non parliamo poi della difficoltà di un anziano, la vecchiaia come la prima adolescenza non hanno scampo in una città disordinata e senza alcuna segnaletica orizzontale, per giunta scorrazzata in lungo e in largo da quelle schegge fuorilegge dette bici elettriche e da automobilisti perennemente impegnati a chattare mentre guidano.

E dunque una città senza strisce pedonali è una città che dà pericolo ai suoi cittadini, ai suoi ragazzi, ai suoi anziani. Dispiace dirlo, ma oggi Barletta è una città con tante mancanze in termini di sicurezza del cittadino.

Strade rotte e ridotte a veri colabrodo, mancanza totale di strisce pedonali (elemento fondamentale per la sicurezza dei pedoni) cattiva manutenzione dei marciapiedi, traffico opprimente e disordinato, mancanza totale di parcheggi.

Vabbè, vi diamo un consiglio. Cominciate con la cosa più facile. Fatele ‘ste strisce. Così genitori e nonni stanno un tantino più tranquilli!